Ancora una volta saranno i cittadini a pagare di tasca propria l’aumento dei costi per la raccolta dei rifiuti, vista l’insipienza del sindaco con delega sui rifiuti che, continua a non conoscere neanche i dati relativi alla raccolta dei rifiuti sul territorio che crede di amministrare.
E come fu evasivo su una interpellanza del dicembre 2022, lo è ancora oggi non conoscendo i dati della raccolta che sono schizzati così in basso da generare un disavanzo pari a 80 mila euro determinati da un massiccio incremento sull’uso delle discariche e conseguentemente dei costi, per tutti quei rifiuti non differenziati e su cui graverà anche l’Ecotassa.
E come è naturale le colpe, secondo il sindaco, sono da ricercare prima nel comandante della Polizia Locale che troverebbe difficoltà nel reperire i dati (sic!) e poi nel cambio di gestione del servizio che, a quanto ci consta, non ha sospeso la raccolta dei rifiuti dalle nostre abitazioni.
Appare evidente che il sindaco non monitora i dati della raccolta, cosa piuttosto grave, e visti i notevoli cali nelle percentuali della raccolta differenziata negli ultimi anni, i costi aggiuntivi per lo smaltimento in discarica, rimangono sulle spalle dei cittadini contribuenti.
Grave che ciò avvenga in presenza anche di un CCR.
Quello che più indispettisce e ci preoccupa, è che non ha imparato la lezione del 2022 ed anche quest’anno al 13/3/2023, nessun dato è stato comunicato all’Osservatorio regionale dei rifiuti Puglia, né a Gennaio 2023, né a Febbraio 2023 (il termine scade il 30/3/2023)
E quindi, non conoscendo i dati, nulla si muove per limitare il calo della differenziata e per diminuire il conferimento in discarica, anche con una semplice campagna di sensibilizzazione, che manca ormai da anni.
Speriamo finisca il più presto possibile, questa gestione fallimentare.
Dott. Andrea Palmieri
Capogruppo PD